La Casina Valadier sorge nel polmone verde della Capitale, ovvero Villa Borghese sul colle del Pincio, l’antico Collis Hortulorum, dove in passato le grandi famiglie romane possedevano i giardini più vasti e sfarzosi della città.
Fu realizzata tra il 1816 e il 1837 da Giuseppe Valadier, noto architetto e urbanista romano, che rielaborò in stile neoclassico il precedente Casino della Rota, un fabbricato seicentesco costruito a sua volta sui resti di un’antica cisterna romana.
Fin dall’inizio la Casina fu progettata e realizzata per essere adibita a luogo di ritrovo, alla maniera dei bistrot francesi. Dopo la Prima Guerra Mondiale la Casina divenne il locale più alla moda di Roma, ritrovo di artisti, intellettuali e uomini politici di tutto il mondo come Gandhi, Re Farouk, Strauss e Pirandello. Nel corso degli anni Venti continuò ad essere una delle mete più ambite da celebrità, turisti e politici, entrando nella storia dei caffè-ristoranti romani.
Nel dopoguerra, per più di trent’anni, la villa conobbe una grande prosperità, che continua fino ai giorni nostri.